Non è così frequente recarsi da un Notaio, ma, certamente, nella vita di tutti, capita, prima o poi, di andare in questo o in quello studio notarile.

Spontanea viene la domanda, soprattutto quando si va per una pratica “veloce”, come per il conferimento di una delega o procura con firma autenticata, perché sono qui? E poi, ma perché devo andare dal notaio… non basta presentare al competente Ufficio la fotocopia del mio documento di identità? Non c’era la semplificazione amministrativa e la legge sull’autocertificazione?

Questa breve nota ha proprio la funzione di dare una risposta a queste domande ed altre informazioni utili sulla funzione del Notaio e sulle caratteristiche di questa antichissima professione.

firmato è quello munito dei dati anagrafici indicati nel documento di identità a lui esibito o da lui personalmente conosciuto, ma deve porre in essere una serie di controlli molto più rigorosi, sia sulla identità dei soggetti che sulla data e sul luogo della stipulazione, sull’oggetto del contratto e su altri dati che risultano così coperti dalla pubblica fede e che chiunque è obbligato riconoscere come veri ed il notaio ne risponde qualora siano falsi (funzione attributiva della pubblica fede).
Proprio in virtù della fede pubblica che il notaio è abilitato ad attribuire agli atti giuridici, è per mezzo degli atti notarili (o autenticati da Notai) che si realizzano gli aggiornamenti dei Pubblici Registri:
1)
Conservatoria e Catasto per gli immobili,
2)
Pubblico Registro Automobilistico per gli autoveicoli,
3) Registro Imprese per le società e gli enti economici in genere,
4) Elenco dei protestati per i protesti di cambiali ed assegni;
5) Stato civile per le convenzioni matrimoniali ed i riconoscimenti di figli naturali;
6) Registro generale testamenti per gli atti di ultima volontà.
Tutti questi registri sono ovviamente pubblici ed ogni cittadino può accedervi ricavandone informazioni che hanno piena valenza giuridica, ciò vuol dire non solo che queste ultime sono normalmente esatte e veritiere, ma che possono essere usate in una eventuale causa e tutte le parti in lite, nonché il Giudice, devono riconoscerle come vere.
Per avere un esempio di immediata percezione pratica: si pensi che è affidato al Notaio dalle Banche il compito di procedere alle iscrizioni delle ipoteche, necessarie perché le Banche liquidino ai privati le somme concesse a mutuo (ad es. per l’acquisto prima casa).
Il legislatore, inoltre, consapevole delle capacità dei Notai, ha ad essi affidato anche dei compiti di natura diversa, volti a tutelare interessi generali, quali il rispetto delle norme urbanistiche e in tema di imposte dirette, nonché il controllo sulla costituzione e sulle modifiche delle società di capitali (s.r.l. e s.p.a.).
Spetta infatti al Notaio di rifiutare la stipulazione di atti che abbiano ad oggetto immobili costruiti in assenza di concessione edilizia o di denunciare alla competente Amministrazione finanziaria coloro che abbiano omesso di inserire nella dichiarazione dei redditi le entrate derivanti dal possesso di immobili urbani; parimenti è compito dei Notai accertare che la nascita delle società e le loro modificazioni degli elementi essenziali avvenga nel rispetto delle norme di legge in materia.
Questa pubblica funzione, tuttavia, è solamente un aspetto dei compiti attribuiti dalla legge al Notaio, poiché egli deve anche:
accertare che l’atto sia conforme alla volontà delle parti (c.d. compito di “rogare”, “interrogare” la volontà delle parti, da cui il termine ‘rogito’);
trasfondere la volontà dei privati in un contratto che sia quello più idoneo a raggiungere il risultato pratico che essi si propongono, che sia valido ed efficace e che non dia luogo a successive contestazioni tra le parti che condurrebbero a liti e controversi giudiziarie lunghe e costose (funzione di adeguamento ed antiprocessuale)
verificare che lo scopo che le parti vogliono perseguire è lecito e possibile, ai sensi delle vigenti norme di legge;
Il notaio è dunque anche il pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (
compravendite, permute, donazioni, divisioni, ecc.) e di ultima volontà (testamenti) ed attribuire ad essi pubblica fede.
Egli ha l’obbligo di garantire che il contratto da lui “rogato”, nel senso indicato prima, sia idoneo a produrre gli effetti che le parti intendevano raggiungere; con la conseguenza che, in caso contrario, è responsabile civilmente e patrimonialmente nei confronti delle parti.
Può dunque dirsi che il Notaio è una sorta di “assicuratore” del contratto, che, pur non essendo tenuto a garantire la solvibilità dei debitori e l’adempimento dei loro debiti, è però responsabile se consente che le parti pongano in essere un contratto nullo o comunque inidoneo al raggiungimento dei suoi scopi o se non si sia accertato dell’inesistenza di vincoli e gravami pregiudizievoli a carico dell’oggetto del contratto e dei quali sia chiamata a rispondere la parte acquirente.
Il notaio, infine, ha il compito di conservare gli atti da lui rogati (ma anche le scritture private da lui depositate) e di rilasciarne copie, estratti (copie parziali) o certificati (riassunti).
Questa funzione, può sembrare, nell’era della telematica, un inutile orpello di altri tempi… ma non è così!
Il sistema, organizzato su una rete di Notai diffusi in tutto il territorio italiano, prevede, infatti, che ogni Notaio conservi gli atti finché è in esercizio in quel distretto; quando viene trasferito o cessa per qualsiasi altro motivo l’attività, questi atti vengono consegnati all’Archivio Notarile competente, che li conserva per cento anni e quindi li invia all’Archivio di Stato.
Se si aggiunge che il Notaio è soggetto a destituzione se non conserva diligentemente gli atti a lui affidati, si comprende come la legge notarile ha creato un sistema idoneo a consentire una sicura conservazione e reperibilità di tutti gli atti notarili, permettendo anche di fornire un contributo storico di rilevante entità: attraverso gli atti dei Notai, da secoli, viene ricostruita la Storia del nostro Paese.

A cosa serve il Notaio
Il Notaio è, innanzi tutto, un pubblico ufficiale che ha il compito di attribuire certezza alle operazioni poste in essere dai cittadini alla sua presenza: non solo deve accertare che il soggetto che ha




Il Notariato “latino”

Ci si potrebbe chiedere: perché questi compiti sono svolti proprio dal Notaio?
Va subito detto che il Notaio è un pubblico ufficiale – imparziale – e, al contempo, un libero professionista di notevole preparazione culturale.
L’imparzialità nelle attività economiche e patrimoniali può essere garantita soltanto ricorrendo ad una figura che sia al di sopra delle parti e ne contemperi gli interessi, consigliando ed adeguando, come terzo, la volontà di entrambe.
Nello svolgimento di questa funzione il notaio ricerca l’accordo tra le parti nel rispetto della legge e nell’equilibrio delle rispettive posizioni contrattuali, egli esplica quindi una funzione diversa da quella di tutti gli altri liberi professionisti che, invece, hanno – e devono avere - quale loro primo obiettivo la difesa del proprio cliente anche a scapito dell’altro contraente.
In questo senso un famoso giurista ha così definito la funzione essenziale del notaio: “Tanto più notaio, tanto meno giudice”
Infatti, la figura del Notaio, come garante imparziale delle contrattazioni tra i privati, esiste in diversi Paesi in tutto il mondo; nell’Europa continentale in Germania, Francia, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia.
Negli Stati ove opera questo tipo di notariato – che viene definito notariato latino - si riscontra un carico di contenzioso nelle materie riservate all’attività notarile di gran lunga inferiore a quello esistente negli Stati di cultura anglosassone che non conoscono questo tipo di professionista; proprio perché il filtro della funzione notarile impedisce che vengano stipulati degli atti o palesemente contrari alla legge o semplicemente squilibrati a favore di una sola delle parti.
Per questi motivi molte nazioni (di recente anche la Cina e lo Stato della Florida negli Stati Uniti d’America) si stanno “convertendo” al notariato di tipo latino, del quale studiano ed apprezzano i pregi.
Ruolo del Notaio è anche quello di tutelare il contraente più debole, quello che non è in grado di pagare il consulente migliore e che, stipulando un contratto di una certa importanza, ad esempio comperandosi la sua prima ed unica casa, vuole che ci sia qualcuno che lo garantisca dandogli certezze e rispondendone in prima persona.
In Italia ci sono circa cinquemila sedi notarili: il numero dei notai - non eccessivo rispetto a quello degli altri professionisti - è giustificato dalle particolari funzioni affidate ai Notai stessi e garantisce la loro elevata professionalità.
Il Notaio non può scegliere di esercitare la professione dove ritenga per lui più vantaggioso e quindi nei maggiori centri commerciali ed industriali, evitando Comuni economicamente meno produttivi, ma ciascuno di loro è assegnata ad una sede ove il notaio è obbligato a tenere aperto lo studio ed essere ivi reperibile nei giorni stabiliti. Le sedi notarili e quindi il numero dei notai sono stabiliti sul territorio nazionale secondo criteri che tengono conto dell’esigenze della popolazione e delle diverse realtà economiche; il Notaio che intende trasferirsi da una sede all’altra deve, infatti, superare un concorso per titoli.
Questo sistema garantisce anche ai cittadini dei Comuni più disagiati la certezza della assidua presenza dei notai i quali garantiscono in tutte le sedi lo stesso costo economico per l’operazione, atteso che le tariffe sono imposte dallo Stato ed hanno vigore su tutto il territorio nazionale.
Al proposito è interessante anche rilevare che il Notaio, purché stipuli il contratto all’interno del territorio di sua competenza, può ricevere atti relativi a attività, beni, diritti siti non solo in tutt’Italia ma anche in tutto il mondo: se vivo a Bolzano e devo vendere la mia casa di vacanza in Sicilia, non devo recarmi a mille chilometri di distanza, ma posso andare dal Notaio sotto casa (il quale, nel caso di Bolzano è, per legge, obbligato a conoscere sia la lingua italiana che quella tedesca).
La scelta del Notaio è, dunque, assolutamente libera ed ognuno può scegliere il professionista che preferisce.
Tutto il territorio italiano è suddiviso in zone di competenze di diversi Consigli Notarili, ai quali chiunque può rivolgersi per ogni sorta di informazione; in ogni caso l’annuario completo dei Notai in esercizio (e anche di quelli in pensione) è sul sito pubblico
www.notariato.it.

I costi
Tra le varie funzioni del Notaio vi è anche quella di riscuotere le imposte relative agli atti che è chiamato a stipulare: allo Stato non importa se il Notaio abbia incassato o meno l’ammontare di tali imposte: lo Stato pretende che gli siano integralmente versate dal Notaio perché sa che di esso può fidarsi.
Inoltre il Notaio deve anticipare gli elevati costi relativi agli accertamenti presso i vari Uffici, necessari per le operazioni che gli vengono affidate e per le comunicazioni e le denuncie e gli altri adempimenti cui si è fatto cenno, che lo Stato gli ha delegato per la sua affidabilità e preparazione.
La professionalità del Notaio, del resto, è specifi
ca

in ogni settore nel quale egli opera: gli studi che ogni aspirante Notaio deve compiere, oltre che, in generale, nel settore del diritto civile, in quello del diritto commerciale ed in quello tributario, negli specifici campi del diritto di famiglia, dei contratti, delle successioni, delle società e nel campo delle imposte indirette, così come i quotidiani aggiornamenti di ogni Notaio in professione, non trovano riscontro, in questi campi, in nessun altra professione.

E questa specifica preparazione del notaio corrisponde alla necessità di un’alta specializzazione che garantisca l’ottenimento del miglior risultato con il minimo costo.
A proposito di costi, le responsabilità, civili e penali, la complessità delle funzioni e degli adempimenti a carico del notaio richiedono anni di studi, un aggiornamento serio e continuo, l’organizzazione di una struttura dotata di collaboratori altamente specializzati ed efficienti e di dotazioni moderne ed efficienti (si pensi soltanto all’acquisizione ed alla trasmissione di dati in via telematica ed alla necessità di ridurre i tempi degli adempimenti sostanziali e fiscali).
Il carico dunque di personale e di mezzi materiali di uno studio notarile medio è assai pesante; ma il Notaio non può decidere egli stesso il costo delle sue prestazioni: poiché l’intervento del notaio è obbligatorio, le tariffe sono fissate da una legge dello Stato, a tutela dello stesso cliente ed il Notaio deve applicare gli onorari ed i diritti contenuti in tali tariffe.
Ciò non ostante gli onorari dei Notai sono in linea con quelli degli altri professionisti che hanno la funzione di assistere le parti nelle loro attività contrattuali e rimangono pressoché invariati nel tempo, salvi ogni tanto alcuni aggiornamenti al costo della vita, mentre aumentano i compiti spesso delicati e complessi che lo Stato delega a loro in forza della loro affidabilità e preparazione.

L’accesso alla professione
I Notai giungono alla professione dopo studi estremamente rigorosi e sono riconosciuti tra gli operatori del diritto più qualificati.
L’accesso alla professione di Notaio è riservato a chi abbia conseguito la laurea in giurisprudenza ed abbia compiuto due anni di pratica presso uno studio notarile.
Il concorso si svolge in diversi tempi: una preselezione informatica, tre giorni di prove scritte, ognuno dei quali articolati in tre sotto-prove ed una prova orale.
Superato il concorso, il notaio deve prendere servizio in una delle sedi previste nel bando di concorso.
E’ previsto dalla legge il costante controllo dell’attività del Notaio, attraverso organi con poteri disciplinari sia interni al Notariato (i Consigli Notarili) che statali (Tribunale, Corte d'Appello, Ministero di Giustizia, Archivi notarili - questi ultimi hanno il compito di eseguire ispezioni con cadenza biennale su tutti i notai in esercizio), i quali, sebbene il ricorso ad essi per l’applicazione di sanzioni sia rarissimo, garantiscono il corretto svolgersi delle delicate funzioni a lui affidate.
Da quanto accennato appare evidente che il notariato non è una professione che si trasmetta da padre in figlio ma è aperta a chiunque sia disposto ad acquisire una preparazione seria e non facile. Contrariamente a quanto si è portati a credere, infatti, solo il dieci per cento dei notai italiani è figlio o parente di notaio e questa è la percentuale più bassa di tutto il panorama professionale, proprio perché, come si è visto, per diventare notaio è necessario superare un selettivo concorso pubblico che premia la preparazione e la serietà dell’impegno.
Con queste brevi note speriamo di aver offerto una panoramica fedele delle funzioni notarili e di come sia regolato lo svolgimento e l'accesso alla nostra professione che, tanto antica, anche ora nell'era telematica si propone come custode della certezza e dell'equilibrio giuridici.


di Paolo Giunchi, Gea Arcella e Claudio Calderoni

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